Periodo
14 agosto – 04 settembre 2008
Consigli
- vivete intensamente l’emozione che questo paese sprigiona
- portate materiale scolastico ai bambini
- siate pronti a docce improvvise nel periodo dei monsoni
- lo spirito di adattamento è necessario: il paese non è ancora turisticamente sviluppato
- portate i dollari (più convenienti in questo momento rispetto all’euro)
Itinerario
Phnom Penh - Battambang - Siem Reap - Kompong kdei - Kompong Cham -
Skon - Phonm Penh - Kompong Son - Sihanoukville
Diario
La Cambogia è il nostro secondo viaggio in oriente dopo la Thailandia. Paesi confinanti ma diversi sotto molti aspetti.
Abbiamo prenotato il nostro viaggio sempre con il tour operator thailandese riuscendo a risparmiare un bel po’ rispetto ad altri operatori. Ci siamo trovati molto bene con loro: viaggi realizzati con guide molto preparate e itinerari personalizzati secondo le nostre richieste con possibilità di scelta del costo e delle strutture.
Abbiamo scelto di viaggiare con una guida tutta per noi che ci ha accompagnato nelle varie province che circondano il Tonle Sap **, il lago della Cambogia che a seconda dei monsoni cresce o si snellisce. E’ una risorsa molto importante per la popolazione: è molto pescoso. E’ stato classificato dall’Unesco Riserva della Biosfera per la quantità di pesce e di uccelli acquatici presenti.
Abbiamo visitato dei villaggi galleggianti che durante l’anno si spostano a seconda del livello dell’acqua. Non potremmo mai dimenticare i bambini che appena ci vedevano passare correvano sulla riva a salutarci! Le famiglie che vivono nei villaggi galleggianti trascorrono la loro vita sull’acqua: dalla scuola, al lavoro, alla spesa...
..Una cosa che ci ha stupito: la popolazione è povera ma la tv c’è dappertutto! Bestiale….. Iniziamo il nostro viaggio a Phnom Pehn e incontriamo qui la nostra prima guida
A Phnom Penh **, la capitale della Cambogia, capiamo subito che questo paese si presenta diverso rispetto alla vicina Thailandia, la differenza si vede nelle strade, nelle abitazioni, nei negozi, nelle strutture ricettive...Flotte di motorini riempiono dall’alba al tramonto le vie.
Andiamo a visitare il Palazzo Reale dove ancora oggi vive il re, la Pagoda d’argento che deve il suo nome alle 5329 piastrelle d’argento che ne ricoprono il pavimento, il Museo Nazionale che conserva e custodisce molti capolavori dell’arte khmer e dove si trovano sculture buddiste e induiste, il mercato centrale – Phsar Thom Thmei dove si trovano prodotti di consumo locale e anche souvenir, questo mercato viene anche chiamato mercato russo in quanto durante il regime dei Khmer Rossi si trovavano prevalentemente prodotti di provenienza sovietica.
E infine il “pezzo forte”: Toul Sleng Genocide Museum ** il museo del genocidio. Fino al 1975 era una scuola superiore ma durante il regime di Pol Pot è stato trasformato in una prigione.
L’edificio sulla sinistra veniva utilizzato per gli interrogatori e le torture. Le celle conservano ancora le macchie di sangue dei prigionieri. L’edificio centrale ora espone le foto delle persone imprigionate e dai loro occhi si poteva solo vedere paura, terrore sofferenza.
Le celle erano grandi poco più di un metro per due con una catena e il vaso da notte per i bisogni personali….. per chi ha visitato i campi di concentramento, l’aria che si respira è la stessa e tanta tristezza e incredulità per tanta cattiveria ti assalgono.
Dopo il museo abbiamo visitato il Campo di concentramento di Choeung Ek ** dove venivano confinate migliaia di persone costrette ai lavori forzati, qui si possono vedere le fosse da dove sono estratte le ossa che ora sono conservate nel corpo centrale.