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Thailandia Tour
Tutte queste tribù al confine con la Birmania erano costantemente perseguitate e hanno trovato rifugio in Thailandia.
E poi eccoci in direzione del triangolo d’ oro al confine con la Birmania. Saliamo lungo una scalinata circondata da grossi serpenti e arrivati in alto vediamo sulle coste del fiume Mekong i tre paesi confinanti: Thailandia (Chang Rai), Birmania (o Myanmar a Kentung) e Laos (Ban Houay Sai). Il triangolo d’ oro prende il suo nome a causa dell’ oppio che evidentemente ha il valore dell’ oro. Esiste ancora il mercato dell’ oppio anche se attualmente tante piantagioni sono state sostituite da caffè e tabacco.
Andiamo a visitare inoltre Mae Sai dove vediamo la dogana e dove ci raccomanda la guida di non andare oltre in quanto potremmo avere notevoli problemi per tornare in Thailandia.
Ne approfittiamo quindi per fare un escursione sul Mekong e andiamo sulle coste del Laos, qui non c’ è elettricità. Una cosa caratteristica che troviamo sono delle bottiglie di grappa con all’ interno scorpioni o serpenti, ma vista l’ ora decidiamo di non assaggiare...
Ritornati sulle coste di Chiang Rai visitiamo la "barca dell’ adorazione&rquot; dove giochiamo con la fortuna lanciando delle monetine che raggiungeranno la pancia del Buddha. Una volta lasciata Chiang Rai lungo la strada andiamo a visitare un tempio ancora in costruzione tutto bianco, da qui il nome Tempio Bianco (Wat Rong Khun), dove all’ interno sono dipinte scene della vita attuale.
Vediamo molte risaie verdissime. I panorami sono davvero molto belli. Ed ora è la volta del mercato dei funghi. Qui Vassana non ci fa assaggiare nulla in quanto ci dice che è pericoloso per il nostro stomaco che non accetterebbe volentieri... Quindi ci gustiamo solo i colori e i profumi... Successivamente andiamo a visitare una fabbrica di ventagli e ombrelli: è interessante vedere come viene trattata la carta e come pian piano diventa ogni volta un bel dipinto!
Quindi ritorniamo sulla strada verso Chang Mai dove andiamo a visitare il Wat Phrathat Doi Suthep Rajvoravihara dove abbiamo la fortuna di arrivare mentre si sta svolgendo una funzione religiosa. Sull’ altare ci sono tanti fiori, candele e incensi che sono tutti doni e offerte dei fedeli al Buddha. Inoltre troviamo anche dei bambini che suonano e ballano rappresentazioni tipiche per raccogliere fondi per l’ acquisto di libri scolastici.
Continuando la nostra visita al tempio troviamo una lunga fila di campane: una leggenda dice di suonarle per 3 volte, solo così si ritorna in Thailandia...
A chiudere la nostra visita a Chang Mai ci aspetta la "Kantoke dinner": la cena tradizionale. Il Kantoke è un vassoio dove si dispongono le specialità locali, e’ vero ora ’ semplicemente una cosa turistica ma un tempo ci si sedeva intorno al Kantoke solo in caso di grandi occasioni quali nascite, matrimoni e funerali.
Durante la cena possiamo gustare anche dei balli che rappresentano scene quotidiane della vita Thai. Ovviamente non possiamo perderci un giro al mercato con qualche acquisto e un bel massaggio relax ai nostri piedi stanchi delle giornate di tour.
Dopo una settimana intensa e ricca di visite e’ arrivato il momento del riposo così partiamo verso la nostra meta al mare: Koh Samui. Abbiamo scelto di andare a Lamai un pò più tranquillo rispetto alla località vicina anche se pur sempre turistico.
Il nostro hotel e’ l’ Aloha Resort dove abbiamo prenotato un piccolo bungalow molto carino e dove vorremmo un giorno tornare! La spiaggia è bella e non ha problemi di bassa marea come in altre parti dell’ isola. Qui ci gustiamo un pò di lettura, delle passeggiate sulla spiaggia, il mare e i massaggi...
E come dimenticare il barracura e lo squalo alla griglia? Ci piace assaggiare le specialità del luogo e ovviamente proviamo i sapori e i profumi offerti nei vari ristorantini e perchè no lungo le strade.
Partiamo conservando nel cuore il sorriso e la cordialità dei thailandesi. Grazie... speriamo di tornare presto!
Kop khun kha - Kop khun khrap
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